GABRIELLA DI VENANZIO SALVIONI
BAGLIORI DI STELLE CADENTI NELL’OGIVA VOLTA
Ciò che accade al di là delle vetrate di Gabriella Di Venanzio
di Ivan D’Alberto
Pescara 2006
Nella fucina dell’alchimista il metallo si trasforma, i colori diventano incandescenti, gli smalti e le ceramiche invece cristallizzano. Impalpabili venature, giochi di luce e creativi movimenti di elettroni e protoni, vivificano una materia inizialmente inerte la quale, modellata dalla mano dell’artista, si trasforma in un singolare mondo animato. Molti i segreti nascosti dietro la compenetrazione di vetri surriscaldati e le inedite tonalità abbandonate a composizioni casuali, ma tutto é frutto di una competenza tecnica dichiarata, determinata da una scelta: quella di chi ha deciso che dell’arte deve nutrirsi.Scelta che ha coinvolto anche l'artista Gabriella Di Venanzio, di DNA per metà abruzzese e per metà parigino, non perchè uno dei suoi genitori fosse di origine francese, bensì per l'amore che la Di Venanzio ha nei confronti della cultura d’Oltralpe, Di quest’universo a noi confinante, l’artista abruzzese ha scelto per la sua arte più congeniale, ovvero la ceramica, le cattedrali: il cuore dell’espressione gotica e del romanico abruzzese. L’abilità della Di Venanzio é stata quella di estrapolare dai grandi esempi del gotico e del romanico alcuni scorci e particolari poetici.
La cattedrale, segno di rinascita da un periodo buio, rappresenta il potere della Chiesa e la potenza della fede di cui é particolarmente intriso lo stesso animo dell’artista abruzzese. Fede che ha saputo trarre dalle cattedrali la lux mirabilis, ovvero la meravigliosa luce che filtra dalle vetrate, elemento indispensabile per il fedele che vuole ascendere alla visione della luce di Dio. Superfici virtualmente trasparenti catturano la luce esterna per animare un mondo interno misterioso e sconosciuto. Nelle cattedrali della Di Venanzio, infatti, non si celebrano importanti omelie o austere cerimonie, bensì si vive secondo le armoniose leggi del cosmo. Mappe stellari, rivoluzioni planetarie e nebulose coloratissime si scorgono tra le volte a sesto acuto, mentre bagliori di meteoriti e luccichii di stelle cadenti accendono di luce le superfici levigate e gelatinose delle miniature dell’artista pescarese. Dai ricamati rosoni si irradia una tavolozza tonale ricca di sfumature: gialli, rossi, bianchi, verdi e blu si mescolano con eleganza secondo le rigide formule della chimica, mentre il risultato altro non é che espressione surreale di una composizione primordiale. Il tutto si nutre di luce esterna che riflette ma non chiarisce ciò che accade al di là delle vetrate di Gabriella Di Venanzio. Forse all’interno delle enigmatiche strutture architettoniche si celano i misteri della vita o il potere illimitato di Cristo o semplicemente l’importanza dei sentimenti genuini, gli stessi che vivono nell’animo della ceramista abruzzese.
Tecnologia e perizie artigianali si sposano con l’elevatezza dei significati delle opere realizzate. L’arte della ceramica, erroneamente nel passato considerata “minore”, diventa quindi strumento di dialogo e contatto tra scienza e verità assolute, quelle che da sempre accompagnano la vita dell’uomo.
Gabriella Di Venanzio Salvioni
P.za S. D'Acquisto, 6 65126 Pescara
Info: mariosalvioni@yahoo.it