GABRIELLA DI VENANZIO SALVIONI
"Lettera agli artisti"
4 aprile 1999
Dentro queste forme, non c'è solo il genio di un artista, ma l'animo di un popolo. Nei giochi delle luci e delle ombre, nelle forme ora massicce ora slanciate, intervengono certo considerazioni di tecnica strutturale, ma anche tensioni proprie dell'esperienza di Dio, mistero "tremendo" e "fascinoso".
[...] Voglio onorare queste pietre, che l'umiltà e la pazienza degli artigiani hanno trasformato in capolavori, queste forme plasmate come le labbra di una giovane donna,
queste magnifiche ombre nelle quali la grazia dorme sul petto della forza, i delicati costoloni che si slanciano verso la volta con vigoroso impeto e si ripiegano verso terra come fiori, le magnifiche vetrate che certamente
furono create da artisti ispirati alla magnificenza dell'alba o del tramonto...
L'arte del medioevo negli ornamenti e nelle strutture era imitazione della natura; alla natura bisogna tornare per comprenderla[...]
AUGUSTE RODIN - Cattedrali di Francia -
Gabriella Di Venanzio Salvioni
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